SIETE PREOCCUPATI PER QUALCOSA CHE STA SUCCEDENDO A VOSTRO FIGLIO?

 

Va male a scuola, fa fatica a studiare e/o a concentrarsi? Gli insegnanti dicono che si distrae facilmente? La lettura e la scrittura sono lente e/o scorrette?

Sembra che non riesca mai a stare fermo? Si arrabbia facilmente? Ha difficoltà di relazione con i compagni di classe? Ha delle paure specifiche? Ha paura a stare da solo o che la mamma e il papà non tornino più a casa? Si fa la cacca o la pipì addosso? Ha dei tic o balbetta? Un cattivo rapporto con il cibo? 

 

SE LA GESTIONE DI VOSTRO FIGLIO STA DIVENTANDO DIFFICILE E FATICOSA, LA CONSULENZA DELLO PSICOLOGO INFANTILE PUÒ ESSERE UTILE PER AIUTARVI AD AFFRONTARE LA SITUAZIONE FAVORENDO IL BENESSERE DEL BAMBINO E DELLA FAMIGLIA.

 

Cruciale è la precocità dell'intervento: generalmente, prima un bambino viene preso in carico più in fretta potrà risolversi la problematica presente. Se, invece, un disturbo con esordio nella prima infanzia viene trascurato c'è il rischio che esso possa strutturarsi in modo stabile e sarà, perciò, decisamente più difficile aiutare il bimbo. Se si pensa a come i bambini imparino in fretta più sono piccoli, si potrà comprendere come l'intervento precoce sia la migliore strategia che un genitore possa adottare per aiutare il proprio figlio.

 

Adolescenti e bambini difficilmente sono in grado di esprimere e riportare verbalmente i loro problemi e di chiedere aiuto ad un adulto per affrontarli: ecco perché di solito manifestano il proprio disagio attraverso sintomi fisici (mal di testa, vomito, mal di pancia, difficoltà a dormire…) oppure attraverso comportamenti, scatti di aggressività, irritabilità, crisi di pianto, molteplici paure, difficoltà scolastiche.

Questi sono segnali con cui il bambino cerca di comunicare a mamma e papà il suo malessere: porvi attenzione e prendere in considerazione tali segnali è già un primo passo verso la comunicazione, l'accettazione e la ricerca di una soluzione per il bambino e per la famiglia. Il confronto con lo psicologo specializzato in età evolutiva può essere utile per trovare insieme strategie efficaci per affrontare il problema e sostenere il bambino.

 

I genitori possono richiedere una prima consulenza su loro iniziativa o su suggerimento della scuola. 

 E’ preferibile che al primo colloquio siano presenti entrambi in modo che si possano raccogliere informazioni più esaustive rispetto al problema del bambino/ragazzo. 

E’ di fondamentale importanza l’apporto dei genitori per avere delle informazioni sul bambino: il suo sviluppo, il contesto in cui vive e le problematiche presenti; tutte queste informazioni sono di difficile reperimento dal bambino, soprattutto nel caso sia piccolo. Inoltre, a livello di consulenza e soprattutto se si intraprende un percorso di sostegno psicologico, è fondamentale il coinvolgimento del genitore.

 

Successivamente, se necessario e concordato con la famiglia, si procede alla valutazione del minore, che prevede la raccolta di informazioni su diversi aspetti della vita del bambino/ragazzo (cognitivi, comportamentali, emotivi e relazionali) attraverso strumenti diagnostici.

La valutazione si conclude con un colloquio di restituzione ai genitori rispetto a quanto osservato.

 

siti web

La Dr.ssa Alice Corso è presente sul sito www.psicologi-italia.it 

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